• I videogiochi allenano al fallimento?

    Nel suo The Art of Failure (2013) il ludologista Jesper Juul riflette su un aspetto poco studiato dei videogiochi – e di ogni altro gioco in generale – , vale a dire il senso di fallimento che ogni “game over” porta con sé. In maniera diversa dalla catarsi che possono offrire opere di finzione come drammi

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  • Semafori, termostati, bancomat. Ovvero: gli effetti placebo intorno a noi

    Un articolo del blog di David McRaney, specialista di tranelli cognitivi e autore di You Are Not So Smart (2012) e You Are Now Less Dumb (2013), riflette sul cosiddetto “effetto placebo” osservandolo da un particolare punto di vista. Fra le esperienze comuni ai pedoni di tutto il mondo rientra quella dei pulsanti che permettono, quando si

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  • L’egemonia logico-scientifica nel pensiero occidentale

    Benché meno noto di Zenone di Elea (489 a.C. – 431 a.C.), cui sono attribuiti i celebri paradossi relativi al movimento e al pluralismo, Zenone di Cizio (333 a.C. – 263 a.C) occupa un posto di tutto rispetto nella storia del pensiero occidentale, soprattutto per quel che riguarda le nostre modalità di conoscenza e comunicazione.

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  • L’influenza del clima sull’umore e la produttività

    Che esista una stretta relazione tra condizioni climatiche e umore, in grado di influire anche su lucidità e produttività, è cosa nota. Un articolo del New Yorker fa il punto della situazione. Anzitutto, tra temperature estive e buon umore esiste un’effettiva correlazione. Questa non è tuttavia assoluta, ma relativa, il che significa che chi vive

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  • Alle origini dell’open space: il Larkin Building

    Il Larkin Administrative Building venne edificato nel 1906 a Buffalo (stato di New York) su progetto di Frank Lloyd Wright (1867-1959). L’edificio – dalla struttura introversa a cinque piani – nacque di fianco alla fabbrica di saponi fondata da John Larkin (1845-1926) per assumerne il ruolo di quartier generale amministrativo, con una particolare focalizzazione sui

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  • Musica come metafora di collaborazione

    L’opera The Visitors (2012) dell’artista islandese Ragnar Kjartansson – in esposizione a Milano presso Hangar Bicocca da settembre 2013 a gennaio 2014 – mette in atto una preziosa riflessione sulla musica come metafora di collaborazione. L’opera consiste in un allestimento spaziale di nove proiezioni video in scala 1:1, che mostrano altrettanti musicisti – fra cui

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  • L’origine dell’omnibus

    “Omnibus” è parola da tempo desueta, sostituita tanto per il trasporto urbano quanto per quello ferroviario da alternative molto più contemporanee (su tutte, l’abbreviazione “bus”). La sua origine resta a ogni modo interessante: se il principale rimando linguistico è al latino (ove l’espressione significa “per tutti”), questa lingua risulta mediata dal francese, poiché l’introduzione dell’omnibus ha

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  • Kodak e Fuji, due casi studio di fronte al cambiamento

    Fra i casi business più interessanti degli ultimi anni spicca un confronto, quello fra due “big” dell’industria fotografica: Kodak e Fujifilm. Nel 1881 l’imprenditore americano George Eastman (1854-1932) fonda a Rochester (stato di New York) la sua azienda produttrice di pellicole fotografiche e nel 1888 lancia il primo apparecchio Kodak (neologismo senza significato che suona

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  • Per un rapporto più sano con la tecnologia

    Il fatto che la nostra relazione con la tecnologia sia spesso problematica, in bilico tra i poli della frustrazione e della dipendenza, ha molto a che fare con una scarsa consapevolezza e padronanza degli strumenti che essa ci offre. Benché computer e smartphone siano una presenza costante e ormai “naturale” nella nostra vita, spesso non

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  • Se non ci credo, non lo vedo!

    Nell’eccellente Believing Is Seeing: Observations on the Mysteries of Photography (2011) Erroll Morris – già vincitore di un premio Oscar per il film documentario The Fog of War (2003) – affronta tramite la fotografia il tema della percezione di ciò che consideriamo vero o falso. L’esempio più riuscito del libro prende spunto da un’immagine  di

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