• Il destino di Wikipedia (e del sapere on-line?)

    Wikipedia, la cui fondazione risale al 2001, ha a lungo rappresentato la più contemporanea incarnazione del progetto enciclopedico illuminista, riletto alla luce dell’aura di democratizzazione conoscitiva che internet ha portato con sé. Pensata come progetto aperto e su base volontaristica, Wikipedia ha raggiunto il suo picco di popolarità nel 2005, anno in cui la sola

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  • Satisfacing: quando il “buono abbastanza” è sufficiente per le nostre decisioni

    Tra gli anni ’40 e ’50 l’economista e filosofo della scienza Herbert Simon (1916-2001) ha messo a punto il concetto di “satisfacing”. Neologismo basato sulla combinazione dei verbi inglesi “satisfy” (soddisfare) e “suffice” (essere adeguato), il termine sta a indicare un’idea di “buono abbastanza” che Simon ha applicato alle logiche di decision making. Opponendosi alla

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  • Cervello e lavoro: ecco le ultime novità dalle neuroscienze

    Un articolo del Wall Street Journal anticipa la probabile nuova “moda” in tema di studi sul cervello. Il suo assunto di base intende scardinare una delle teorie di maggiore successo in questo campo, quella delle differenze tra pensiero logico e intuitivo attribuite a emisfero sinistro e destro del cervello. Si tratta di una tesi popolare

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  • Le disuguaglianza dell’economia cinese

    La veloce e sorprendente crescita economica della società cinese porta con sé grandi disuguaglianze e un rapporto con la ricchezza sotto molti punti di vista problematico. Per mettere in luce tutto questo, un articolo della rivista China Daily si sofferma sull’attuale uso sostantivo cinese “tuhao”. Questo termine, che pare fosse utilizzato da Mao Zedong per

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  • Marketing all’indiana: da cheap a cool, è una questione di percezione culturale

    La Nano è un modello di vettura introdotto sul mercato nel 2009 dall’indiana Tata con un obiettivo molto chiaro: essere l’auto più economica sul mercato. Con un prezzo di circa 2000$, la Nano si è rivolta alla classe media indiana con l’intento di aiutarla a emanciparsi dal caotico – e pericoloso – trasporto su due

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  • Intellettuali e “teste d’uovo” in America, dal 1900 a oggi

    In Inventing the Egghead: The Battle over Brainpower in American Culture (2013), lo storico Aaron Lecklider ricostruisce la curiosa evoluzione del termine “egghead” all’interno del contesto culturale americano. Questa espressione, che letteralmente significa “testa d’uovo”, inizia a essere usata a partire dagli anni ’50 per stigmatizzare – e sostanzialmente deridere – un’attitudine intellettuale estremamente tecnica e

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  • La critica di Evgeny Morozov al cyber-ottimismo

    Nel suo testo L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet (2011) l’esperto di nuovi media Evgeny Morozov indaga i molteplici aspetti critici dell’apparente democratizzazione di strumenti e contenuti prodotta dalle nuove tecnologie. Opponendosi alle opinioni di quanti bolla come “cyber-utopisti”, Morozov rilegge criticamente alcuni momenti della recente storia politica mondiale – dal crollo del

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  • Gordon Bell e l’arte di ricordare tutto con la tecnologia

    Gordon Bell è un signore americano ottantenne. Come ingegnere elettrico e imprenditore riveste, da cinquant’anni a questa parte, un ruolo centrale nello sviluppo di tecnologie informatiche. A partire dagli anni ’90, Bell è protagonista di MyLifeBits, progetto promosso da Microsoft e orientato alla completa digitalizzazione di esperienze e memorie. L’ispirazione di MyLifeBits risale a Vannevar

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  • Tornare a bomba

    Tornare a bomba

    Da cosa deriva la comune espressione “tornare a bomba”? La sua menzione scritta più antica risale al trattato di linguistica del 1570 Ercolano, opera postuma dell’umanista fiorentino Benedetto Varchi (1503-1565): «Avea cominciato alcun ragionamento; poi entrato in un altro, non si ricordava più di ritornare a bomba, e fornire il primo». Il modo di dire

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  • Il rosa è un colore femminile?

    Le ultime pagine del romanzo di Francis Scott Fitzgerald Il grande Gatsby (1925) contengono un curioso dialogo che riguarda il colore del vestito del protagonista. Gatsby indossa un completo rosa e il suo antagonista Buchanan sottolinea questa scelta cromatica con disprezzo. Per un lettore di oggi, la situazione è ambigua: perché Buchanan critica il rosa di

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