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Nel saggio del 1995 Che cos’è un intellettuale?, Tomás Maldonado si cimenta con l’analisi critica di una delle categorie più problematiche – e nonostante tutto cruciali – dell’epoca moderna e contemporanea. Dopo aver individuato l’origine del concetto di intellettuale (e soprattutto del discorso a suo riguardo) nella Francia di fine Ottocento – e nello specifico
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Un breve saggio del musicista e autore Adam Krause cerca di analizzare il ruolo rivestito da arte e musica all’interno della propaganda culturale sotterranea agita dalla CIA a partire dall’epoca della Guerra Fredda. Rispetto all’arte visiva, quanto emerge dall’indagine – che si rifà a varie fonti raccolte nel corso degli anni e quindi non può
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Un articolo di Steve Denning per Forbes mette in atto un’utile chiarificazione di alcuni aspetti centrali della logica organizzativa holacracy, recentemente salita alla ribalta delle cronache internazionali per via della sua adozione da parte dell’azienda americana Zappos. Le osservazioni contenute nell’articolo si basano su un’analisi della corposa”constitution” dell’approccio. Il primo aspetto su cui Denning si
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Un recente articolo del magazine on-line The New Inquiry mette in relazione le modalità conoscitive della logica del postmodernismo e quelle dei big data. Il tratto comune attribuito ai due modelli – oltre a quello di essersi proposti come “mode” epistemologiche – è un approccio critico nei confronti dei dati empirici e della costruzione di
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«This has been the pattern of many important but stalled ideas. They attack problems that are big but, to most people, invisible; and making them work can be tedious, if not outright painful». Così si esprime, in un corposo articolo per il New Yorker, Atul Gawande, medico e giornalista statunitense autore del best-seller Checklist (2010). Quanto
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È recente notizia l’ingresso di Zappos (impresa americana parte del gruppo Amazon e leader nell’e-commerce di calzature) nel novero delle aziende aderenti alla filosofia organizzativa della “holacracy”. Questo termine si ispira ai concetti di “olone” e “olarchia” elaborati da Arthur Koestler (1905-1983) nel testo Ghost in the Machine (1967): un olone rappresenta, all’interno di un
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The Wolf of Wall Street (2013) di Martin Scorsese e Il Capitale Umano (2014) di Paolo Virzì, benché accostabili in nome di una comune attenzione alla “finanzia creativa”, hanno a ben vedere poco da spartire. Al di là dell’essere ambientati in epoche differenti (per quanto il film di Scorsese giunga nelle sue immagini conclusive fino


