ARCHITETTURA, DECISIONE, PROGETTO, SCRITTURA

Macropianificatori e microgestori

Come cimentarsi con progetti ad alta complessità? Prendiamo il caso della scrittura: in Sentirsi del mestiere, saggio contenuto nella raccolta Cambiare idea (2009), la scrittrice britannica Zadie Smith descrive due diverse strategie.

La macropianificazione è la condotta di chi ha le idee chiare fin dall’inizio. Adottarla significa saper guardare da lontano alla propria impresa e tratteggiarne anzitutto confini e regole, in modo da potersi poi muovere al suo interno con libertà. L’arredamento di una casa è un buon esempio: i macropianficatori riescono a stabilire per prima cosa quanto spazio e quante stanze hanno a disposizione, per poi concentrarsi sullo spostare, spesso più e più volte, il mobilio.

La microgestione è fatta propria da chi, come la stessa Smith, si concentra da subito sul dettaglio, prescindendo da una visione di insieme. Chi adotta questo approccio si focalizza sull’arredamento della singola stanza e non procede alla successiva finché la prima non è completa di tutto il suo mobilio. Ciò che caratterizza i microgestori è la linearità del processo e la stringente relazione causa-effetto tra le scelte compiute. Ogni decisione presa incide radicalmente non solo sulla successiva, ma sullo sviluppo dell’intera struttura. È per questo che, nel caso della scrittura, le prime venti pagine di un testo possono richiedere una gestazione lunghissima.

Smith racconta il caso di un suo romanzo in cui il lavoro sul primo blocco di testo ha richiesto addirittura due anni, con continue riscritture e cambiamenti di prospettiva. Il vantaggio di questo approccio, sostiene Smith, sta nel fatto che una volta superato lo scoglio iniziale il resto procede a velocità spedita e con sicurezza. Dopo due anni passati sulle prime venti pagine, il resto del libro è stato scritto in soli cinque mesi. Un po’ come dire che, una volta stabilito il tono di un da dare a un’abitazione, la costruzione del suo intero arredamento viene di conseguenza.

[ illustrazione: Giovanni Evangelista, arte etiope, circa 1540 ]