“Omnibus” è parola da tempo desueta, sostituita tanto per il trasporto urbano quanto per quello ferroviario da alternative molto più contemporanee (su tutte, l’abbreviazione “bus”). La sua origine resta a ogni modo interessante: se il principale rimando linguistico è al latino (ove l’espressione significa “per tutti”), questa lingua risulta mediata dal francese, poiché l’introduzione dell’omnibus ha luogo all’inizio del secolo XIX in Francia. Qui, per la precisione a Nantes, venne avviato nel 1826 il primo servizio di trasporto pubblico con carrozza a cavalli. Per etichettare questo nuovo servizio il rimando al latino si estende nell’espressione “omnes omnibus”, nella quale la parola “omnes” pare anche essere, curiosamente, un rimando a un cognome. A tal proposito, esistono almeno due diverse versioni della vicenda.
Secondo una variante, il fondatore del primo trasporto pubblico di Nantes sarebbe stato Stanislas Baudry, ex ufficiale dedicatosi alla gestione di bagni pubblici. Il percorso delle carrozze univa i suoi bagni a Place du Commerce, proprio di fronte a un negozio di copricapi gestito da un tal Monsieur Omnès, la cui insegna riportava, giocando con le parole, “Omnès omnibus”.
Una seconda versione semplifica le cose e pone l’accento sulla diversificazione imprenditoriale. In questo caso, il sistema di trasporto pubblico viene attribuito a un mugnaio che, chiedendosi come sfruttare al massimo l’acqua calda prodotta dalle macchine per la farina, decise di fondare dei bagni pubblici e conseguentemente di provvedere a un sistema di trasporto. Si dice che il suo nome fosse François Omnès e che il cartello che indicava la fermata nella piazza principale riportasse, manco a dirlo, la dicitura “Omnès omnibus”.
[ illustrazione: autore ignoto ]