• Insieme, ma soli: a proposito di “Lei” di Spike Jonze

    Lei (2013) di Spike Jonze si inserisce nella scia dei “frammenti (filmici) di un discorso amoroso” (con buona pace di Roland Barthes) inaugurata all’inizio del nuovo millennio da film quali Lost in Translation (2003) di Sofia Coppola, Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004) di Michel Gondry e recentemente proseguita per esempio da Ruby Sparks (2012) di Jonathan

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  • La nuova ideologia della “mindfulness”

    «If Max Weber were alive today, he would definitely write a second, supplementary, volume to his Protestant Ethic, entitled The Taoist Ethic and the Spirit of Global Capitalism». Così il filosofo sloveno Slavoj Žižek, a proposito dell’ideologia “new age” che guida la classe dirigente del nuovo capitalismo. A citarlo è, in un articolo per «The

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  • Mike Kelley, Marcel Duchamp e la natura metaforica di ogni conoscenza

    «Da un lato i ready-made reagiscono contro la nozione comune dell’arte come facciata, ossessionata dalla rappresentazione, presentando un oggetto “reale” in quanto opera d’arte. Dall’altro, riducono l’idea modernista dell’arte come materialmente autoreferenziale a un’assurdità, poiché è impossibile per questi oggetti “reali”, una volta presentati nel contesto dell’arte, mantenere il loro status di “realtà”». Così si

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  • In cerca del silenzio, nuova frontiera del business

    Se vi è capitato di acquistare, ben disposti al sovrapprezzo, un biglietto di treno che promette “area silenzio”, sapete di cosa si parla. Lo sapete anche se siete acquirenti di automobili ed elettrodomestici “silenziosi” o cuffie “noise-canceller” (comprate magari per contrastare gli effetti di un open-space lavorativo). Nonostante John Cage abbia dimostrato in tempi non

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  • La fotografia di Vivian Maier (o: dell’arte privata)

    Quello di Vivian Maier (1926-2009) è il caso fotografico degli ultimi anni. Vissuta principalmente a Chicago, dedicò oltre quarant’anni della sua vita alla cura dei bambini, lavorando come tata e governante. Nel corso della sua esistenza schiva e riservata scattò circa 100.000 fotografie, in gran parte mai sviluppate e soprattutto mai mostrate ad anima viva

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  • Fra oblio e successo: la storia di Sixto Rodriguez

    Ad ascoltare oggi Cold Fact (1970) di Sixto Rodriguez si ha l’impressione di trovarsi di fronte a uno dei classici del folk-psichedelico americano anni ’60-70. Questa percezione non trova tuttavia riscontro nelle storie della musica rock, per un semplice motivo: le vendite del disco segnarono un disastroso flop, ripetuto con il secondo album (Coming from

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  • Abitare la complessità, imparando dalle immagini

    «Con le parole presentiamo una accumulazione; con le immagini una totalità. Le parole sono perfette per analizzare un’esperienza; per esprimere la totalità abbiamo bisogno delle immagini». Questa citazione è tratta da L’ordine complicato. Come costruire un’immagine (2008) di Yona Friedman. Questo testo mette in luce come la gestione di ciò che appare complesso necessiti di strumenti

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  • L’origine dello spam

    “SPAM” è il marchio della classica carne in scatola prodotta e commercializzata dal 1937 dall’azienda americana Hormel Food. Nel 1970, all’interno del celebre programma della BBC Monty Python’s Flying Circus, andò in onda uno sketch del celebre gruppo comico britannico incentrato proprio su questa carne in scatola. La presa in giro si basa sulla pervasività

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  • A chi fa paura il colore?

    In Cromofobia. Storia della paura del colore (2000) l’artista e scrittore David Batchelor costruisce un’accurata indagine storica della “paura” del colore. Si tratta di una tendenza trascurata e spesso considerata in maniera riduttiva e semplicistica ma, come mostrato da Batchelor, estremamente radicata. Fin dalle origini del pensiero Occidentale, il colore ha subito pregiudizi, emarginazioni, rifiuti. Fondamentalmente,

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  • L’Arsenale di Venezia, culla industriale e manageriale

    L’Arsenale di Venezia, oggi familiare soprattutto per gli spazi espositivi che presta alla Biennale, era nel Cinquecento un complesso industriale che dava lavoro fino a 5000 persone. Come nota lo studioso di management Giorgio Brunetti in Artigiani, visionari e manager. Dai mercanti veneziani alla crisi finanziaria (2012), l’Arsenale può essere definito come il primo grande

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